“Una persona che lavora dovrebbe avere anche il tempo per ritemprarsi, stare con la famiglia, divertirsi, leggere, ascoltare musica, praticare uno sport. Quando un’attività non lascia spazio a uno svago salutare, a un riposo riparatore, allora diventa una schiavitù.”
Papa Francesco
Naycom Agency è da sempre impegnata nel valorizzare le risorse umane al proprio interno e nel rendere il luogo di lavoro un posto dove coltivare la creatività e metterla a disposizione dei suoi clienti.
È per questa ragione che già da settembre 2022, l’Agenzia ha ridotto l’orario di lavoro di un’ora ogni giorno, portando la settimana lavorativa a 35 ore, dando la possibilità a creativi e dipendenti di avere più tempo libero.
In quest’ottica, stiamo sperimentando sempre di più la filosofia del work agility, al fine di migliorare la creatività e la produttività dei nostri dipendenti e di abbassare il livello di stress che inevitabilmente condiziona creativi e non.
Riteniamo indispensabile, infatti, aumentare i benefici psicofisici soprattutto per coloro che lavorano con la creatività. Così facendo si accrescono qualità, spirito di team e relazioni sociali.
Il futuro ci appartiene, e un’economia più sostenibile e a misura d’uomo passa anche per una migliore condizione lavorativa. Abbiamo tutti il dovere di accompagnare il mondo verso un’economia più equa e sostenibile e una società più libera e creativa.
Ma non basta.
A Naycom crediamo fortemente che il pensiero, la capacità di elaborare e di creare connessioni sempre più umane e di sentimento saranno le chiavi del prossimo futuro. Non ci rassegniamo all’idea che un algoritmo possa condizionare il nostro avvenire. Sebbene anche l’algoritmo abbia bisogno di un pensiero elaborato alla sua base.
Henry Ford, parlando della riduzione a cinque giorni della settimana di lavoro, sosteneva:
“È abbastanza per gestire ciò che siamo attrezzati a gestire e per lasciare che il futuro si prenda cura di sé. Lo farà comunque. È la sua abitudine.”
Abbiamo intenzione, quindi, di sfondare il muro del “pregiudizio” e della visione del lavoro come fatica. Abbiamo in animo di dare uno scossone, sperando che molti, tanti, tutti ci seguano presto.
Prossimamente sperimenteremo la settimana lavorativa corta fino a giovedì, mantenendo la stessa retribuzione. Perché pensiamo che lavorare sia un diritto e non una schiavitù.