LAVORARE IN SMART WORKING: pregi e difetti per i lavoratori!

SMART WORKING: pregi e difetti per i lavoratori!

 

Il lavoro in smart working è sempre più diffuso negli ultimi tempi.

Durante il periodo di pandemia, è stato un modo per continuare a lavorare, almeno per alcune categorie, permettendo ai lavoratori di percepire lo stipendio e alle aziende di continuare a produrre.

Eppure quello che definiamo smart working (cioè il telelavoro) esiste da molto tempo.

Se oggi, però, usufruiamo con estrema tranquillità dello smart working è solo grazie alla pandemia, che ha accelerato un processo di digitalizzazione del lavoro che probabilmente avrebbe impiegato ancora molti anni prima di occupare lo spazio che ha invece conquistato in pochissimi mesi. Eppure, se nel telelavoro c’è abbastanza innovazione da poter essere definito il modo di lavorare del futuro, cela anche degli aspetti negativi.

 

Infatti pur essendoci dei benefici è anche vero che questa modalità di lavoro nasconde molte insidie per i lavoratori.

 

Quali sono i pregi e i difetti di lavorare in smartworking?

 

I pregi del lavoro in smartworking sono molteplici. In primo luogo, i lavoratori che si trovano a lavorare da casa, spesso, riescono a gestire meglio il loro tempo. Non essendo costretti a spostarsi per raggiungere l’ufficio, possono organizzare la loro giornata in modo più flessibile, utile ad avere più tempo libero per svolgere altre attività importanti, come la cura dei figli o la partecipazione ad attività differenti.

Il lavoro in smartworking consente, poi, di ridurre i costi associati all’ufficio tradizionale: infatti, lavorando da casa, i lavoratori non devono affrontare le spese di trasporto, come il carburante o i mezzi pubblici, né le spese di vitto, come i pranzi al bar. Anche le aziende che adottano questa modalità di lavoro possono ridurre i costi legati all’affitto di uffici e alla manutenzione degli stessi.

 

Inoltre, il lavoro in smartworking può aumentare la produttività dei lavoratori. Questo perché è possibile lavorare in un ambiente confortevole e familiare, senza le distrazioni presenti in un ufficio tradizionale, come il rumore o le interruzioni dei colleghi. Lavorando da casa, è possibile organizzare il proprio ambiente di lavoro in base alle proprie esigenze, creando uno spazio idoneo e personalizzato.

 

Tuttavia, tutti questi aspetti hanno anche una controparte negativa. Lavorando da casa, infatti, si incorre il rischio di isolarsi socialmente, perdendo il contatto con i colleghi e la vita dell’ufficio. Questo può portare a una mancanza di motivazione e alla riduzione della produttività.
Se da un lato, poi, si riducono alcuni costi è anche vero che altre spese, come le utenze e i materiali, ricadono così completamente sul lavoratore.

 

Lavorare da casa, inoltre, può creare confusione tra la sfera professionale e quella privata, soprattutto se non si ha una stanza separata in cui lavorare. Questo può portare a una mancanza di concentrazione e di motivazione, con conseguente riduzione della produttività.

 

In terzo luogo, il lavoro in smartworking richiede un’organizzazione impeccabile da parte del lavoratore: bisogna essere in grado di gestire in modo autonomo il proprio tempo e le proprie attività, senza l’aiuto dei colleghi o dei superiori.

 

Perché lo Smartworking si riveli, dunque, uno strumento utile e funzionale nel rapporto tra azienda e dipendente sono necessarie delle azioni da parte di entrambe le parti. In questo modo si riuscirebbe ad essere produttivi senza incorrere nello sfruttamento del lavoratore, cosa che beneficerebbe in toto l’intero svolgimento del lavoro.

 

Ecco alcuni esempi da azioni da svolgere:

 

DA PARTE DELL’AZIENDA

 

  • Eliminare il controllo dell’orario di lavoro con la definizione di obiettivi di lavoro e scadenze (modalità di lavoro basata sul rendimento e non sulla presenza)
  • Utilizzare modalità differenti per il monitoraggio del lavoro (come report periodici)
  • Mettere a disposizione strumenti informatici idonei ed efficienti
  • Pianificare con anticipo la durata dello smartworking per ogni dipendente
  • Prevedere momenti di confronto periodici

 

 

DA PARTE DEL LAVORATORE

 

  • Approcciarsi al lavoro con responsabilità ed efficienza
  • Mantenere un contatto continuo con il colleghi (con mail, messaggi, video-call)
  • Cercare di organizzare lo spazio di lavoro in modo confortevole e comodo
  • Pianificare delle pause
  • Concordare gli orari di lavoro precisi
  • Concludere il lavoro negli orari stabiliti

 

 

Il lavoro in smart working dunque, se gestito in modo corretto, può offrire numerosi vantaggi sia ai lavoratori che alle aziende. L’importante è trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata e organizzarsi in modo efficace per gestire al meglio le proprie attività.

La cosa migliore da fare sarebbe quella, dunque, di dedicare del tempo a pianificare come applicare questa modalità di lavoro per cogliere l’occasione di far crescere produttività e soddisfazione per entrambe le parti coinvolte.

 

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